Il coach di Collegno, Beppe Carbone, commenta la sconfitta contro l’Olimpo Basket Alba contento per la reazione dei suoi giocatori, dopo un inizio che ha compromesso la partita: “No, niente, diciamo che ogni partita ha la sua storia e nasce da tante situazioni. L’impegno era di quelli ad alto coefficiente di difficoltà per via della forza della squadra ospite, che può vantare un roster importante. Noi, poi, avevamo i soliti problemi di infortuni che non sto a dire. Ci mancavano per rotture due giocatori che l’anno scorso erano in quintetto. Se escludiamo il secondo quarto in ombra per diversi fattori, abbiamo affrontato molto bene la partita, soprattutto il terzo e quarto periodo seppur con le percentuali basse, anche per merito della difesa di Alba. Sono contento perché nessuno ha mollato, tolto il secondo periodo sciagurato. Abbiamo giocato a viso aperto e ho avuto segnali importanti da tutti. Negli ultimi 50 secondi, però, abbiamo fatto delle sciocchezze tanto da prendere un altro parziale. Alba si è confermata squadra solida e forte in tutti i reparti”.

Cosa è cambiato dopo il secondo quarto, per far sì che Collegno reagisse, ci sono stati degli adattamenti anche tattici? “Allora, diciamo che l’errore commesso nei primi due quarti è il fatto di aver provato a giocare con una squadra più forte di noi alzando il numero di tiri. Se, però, mettiamo in campo solo questo, la squadra più forte se ha molti tiri, vince facilmente. Quindi ho detto ai miei di cercare di giocare di più la palla, con almeno tre o quattro passaggi. Avevamo bisogno, infatti, di essere più in controllo del nostro ritmo dando meno possibilità di tirare ai nostri avversari. Così abbiamo fatto quello che sappiamo fare, senza andare con ansia ad un ritmo veloce che ci aveva fatto andare fuori giri. Ci tengo comunque a dire che abbiamo la stessa squadra dell’anno scorso in C Silver, giovane e senza due titolari, ma ciò non toglie nulla ai meriti di Alba. Dopo l’inizio ad handicap è stata preziosa la reazione grazie alla panchina, soprattutto con Corino, che è stato il sesto uomo. A quel punto, però, abbiamo forse pensato di poter giocare al ritmo dei nostri avversari. Poi, c’è stato anche un arbitro che non è stato sempre dentro la partita. L’altro per fortuna sì, anche dialogando coi giocatori, e restando sempre attento, anche alla fine quando il tabellone non è partito quando mancavano 8 decimi: ha fischiato lui la fine”.

Quindi, ha chiesto di rallentare il ritmo, ma di solito una squadra inferiore tecnicamente preferisce a giocare ad un ritmo più alto: “Ecco, noi abbiamo fatto proprio quell’errore lì. Un conto è, infatti, giocare in velocità e ci sta quella interpretazione, ma da lì in poi bisogna capire quando c’è una soluzione primaria e quando non c’è bisogna cercarne un’altra. Nel primo periodo soprattutto abbiamo forzato dei contropiedi con delle guardie che si sono buttate contro i lunghi di Alba, che erano ancora in difesa. Comunque non c’è nessuno dei nostri giocatori che ha mai giocato a questo livello e mi hanno dato buone risposte, ma complimenti ad Alba che è un’ottima squadra e molto profonda, e anche questo paga”.

Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba

             Pietro Battaglia