La Witt-S. Bernardo torna al Pala 958 per il penultimo impegno casalingo (domenica alle 18:00) del girone di andata per una sfida che ricorda una ferita sportiva che brucia ancora. Infatti ospite a Corneliano sarà il Rosmini Domodossola, che superò i biancorossi in una rovente finale promozione di Serie C Gold due anni e mezzo fa. E da allora le due squadre non si sono più affrontate.

La finale

Manca ormai da moltissimo tempo, dunque, uno scontro che ha infiammato i rispettivi impianti di gioco nella stagione 2015-16. Gli ossolani sono tornati in Serie B quest’anno, dopo aver vinto la C Gold nella passata stagione, ma dopo essere retrocessi dalla B quella precedente. Nel frattempo, invece, l’Olimpo Basket ha prima vinto la C Gold nel 2017 e poi centrato una storica salvezza pochi mesi fa.

Dunque, è passato ormai molto tempo dalla Gara 5, la “bella”, che al Pala Raccagni dopo un tempo supplementare decretò, al termine di una finalissima di equilibrio totale, l’approdo nella categoria superiore dell’allora Poli Opposti. Per ripercorrere brevemente quale fu la storia di quella finale, i domesi vinsero Gara 1 in casa, per poi cadere in Gara 2 (al supplementare). Sull’1-1 la contesa si trasferì a Corneliano dove gli albesi trionfarono in Gara 3, per poi vedersi beffare sul 54-55 in una rocambolesca Gara 4. La serie sul 2-2 si trasferì di nuovo nel nord-Piemonte. La tensione fu ancora massima (e non per nulla forse non mancarono infelici episodi di cronaca fuori dal 28×15) e dopo una gara dal punteggio basso, non la prima della serie, sul 52-52 servirono i supplementari per stabilire la formazione promossa. Vinse Domodossola e, per capire quanto bruciò la sconfitta, l’ex capitano langarolo Paolo Gallo definì a caldo l’esito della finale: “La delusione sportiva più grande della mia vita”.

Quest’anno Gallo non ci sarà, così come tutti i protagonisti sul parquet, ma in molti tifosi il ricordo di Quella Gara 5 è ancora vivo. Starà allora alla Witt-S. Bernardo provare a cercare per una sera di riscattare una finale dal finale amaro, che ha lasciato una ferita che non è del tutto rimarginata.

E attenzione massima in ogni caso ad una Domodossola che arriva dal netto successo contro Siena dello scorso weekend 111-87. Gli ossolani hanno avuto un inizio di stagione non facile, hanno cambiato alcuni giocatori ed anche sostituito l’allenatore e proprio al secondo atto di coach Milli la Vinavil ha trovato il primo successo. E di sicuro con un rinnovato entusiasmo il Rosmini sarà un avversario difficile da affrontare, perché se in fiducia, come domenica, ha dimostrato di avere un potenziale offensivo non indifferente, grazie soprattutto alla guardia Tommei (32 punti contro Siena).

Alba dal canto suo continua il periodo di emergenza con l’assenza di Terenzi (che rimarrà lontano dal parquet per molti mesi) e sempre con il dubbio Antonietti che non ha disputato le ultime partite. In questa situazione complessa, però, i biancorossi si sono compattati con due grandi prove di energia e consistenza in difesa commoventi contro Omegna ed a Empoli. La salvezza è ancora tutta da conquistare e sarà necessario recuperare tra le mura amiche i punti persi nei finali in volata con Borgosesia e Piombino.

Per una sera, però, l’Olimpo Basket sognerà soprattutto di riscattare la finale promozione del 2016, perché tutto sommato Alba-Domodossola resta … una finale. La Serie B Old Wild West continua!

Ufficio Stampa Olimpo Basket Alba

Pietro Battaglia